venerdì 29 dicembre 2017

bozza specchiata


In rete naviga una maestrina con la mascherina,
non fa altro che ripetere quanto io sia incapace di vincere.
E' un ingranaggio, non è mentalmente disturbata,
è mentalmente controllata che è molto peggio.
Allucinazioni e vizi causati da assunzioni
di sostanze stupefacenti
le fanno credere di scorgere situazioni
apparentemente esistenti ma fittizi.
Sarà in terapia o solo strategia
ma sostiene che mi abbia vista in fotografia,
che abito a Lugano, mai vista da vicino,
e che da decenni non applico più penetrazioni regolari,
bensì capolavori di vibratori.
Sarei propensa a recarmi dal ferramenta
per l'acquisto di una moka da 6 tazze,
e successivamente trovare un emporio del piacere
per visionare mazze a forma di uccello,
testare l'aerodinamicità centrando un cristallo
e farne dono alla sua vita d'inferno,
perché lei a differenza mia, è obbligata ad essere forte,
io riesco a dormire mentre le sue notti sono corte.
Per suo volere ha scelto di addentrarsi in ambienti di potere
consapevole di cambiare la propria sorte,
nel momento in cui se ne fa parte
scatta la condanna a morte,
basta un trascurabile particolare
e inesorabile contrappasso massonico è pronto ad agire,
perciò maestrina lasciami perdere e pensa a correre.

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